Benvenuti nel mondo letterario di Leonardo Angelucci, dove la realtà si dissolve in un intricato reticolo spazio-temporale. Con i suoi primi due romanzi, “Luna, ovvero Nessuno” e “Luna e la galleria dell’alba”, l’autore guida i lettori attraverso avventure che sfidano la percezione e l’identità, con uno sguardo attento alle complessità della condizione umana.
“Luna, ovvero Nessuno” catapulta la protagonista Luna da una Roma del 2020 a una Lisbona del 1920, dove si ritrova nei panni di Ofelia Queiroz, compagna del celebre Fernando Pessoa. In questo debutto, Angelucci esplora con vivacità cinematografica temi di disorientamento temporale e crisi d’identità, introducendo figure enigmatiche come il musicista francese Henri e incursioni nel mondo dell’occulto, con personaggi come Aleister Crowley.
Il viaggio prosegue con “Luna e la galleria dell’alba”, un’espansione audace dell’universo narrativo. Qui, l’autore introduce una narrazione su binari paralleli che svela la giovinezza e la carriera scientifica di Luis Rosa, un mistico alchimista portoghese. Il romanzo intreccia le avventure di Luna con quelle della sua compagna di viaggio Rosa, creando un legame inatteso con l’antagonista e rafforzando il leitmotiv che “la geografia combinata col tempo equivale al destino”. La struttura, concepita come una serie TV, offre colpi di scena e dettagli immersivi.
Con la prospettiva di un “probabile terzo ed ultimo libro”, Leonardo Angelucci continua a tessere una saga mozzafiato, dove i profili psicologici si complicano e i misteri si infittiscono, promettendo un epilogo che spingerà ancora più in là i confini tra realtà e immaginazione.